Delirio contemporaneo

Oggigiorno viviamo in uno stato delirio.
Una epoca di vaneggiamento continuo.
Le persone parlano in corsivo.
Ogni imbecille sui social diventa un idolo.
Gli influencer li trovi pure nei dispenser.
Nei siti d’incontri trovi solo scammer e transgender.
Non si può ironizzare più su niente.
C’è sempre qualche permaloso che si offende.
Tutti si accaniscono su rivendicazioni assolutamente secondarie,
e invece dei diritti fondamentali neanche si può parlare.
Uscire fuori dal seminato è reato.
Il perbenismo regna incontrastato.
Sono sempre alla ricerca di un capro.
Nessuno si assume le proprie colpe,
i governi si alternano a suon di golpe.
Ci sono sempre due pesi e due misure.
La giustizia sulla carta è uguale per tutti, eppure,
le multinazionali pagano cifre irrisorie,
mentre le persone oneste vengono spremute come un limone.
Le grandi industrie inquinano a più non posso,
invece se tu sbagli la differenziata ti sparano addosso.
Nel frattempo nelle trasmissioni regnano il qualunquismo e il bigottismo.
Chi parla a vanvera, chi blatera e che si dà al sensazionalismo.
Se la notizia non provoca indignazione non è degna di menzione.
Il pettegolezzo fa gola anche alle suore.
I sudditi sono distratti da specchietti per allodole,
sparlano solo di questioni frivole.
Si lamentano giusto quando la loro squadra del cuore
perde una partita di pallone.
Si ribellano solo se gli togli il condizionatore.
Mentre il governo fa il bello e il cattivo tempo,
sotterra i problemi sotto una colata di cemento.
In tutto questo, il metano è a più di due euro.
Le bollette schizzano alle stelle.
Per pagare il gas ti devi impegnare un rene.
Se parli di transizione energetica finisci in prigione.
Le auto elettriche sono alimentate a carbone.
I monopattini sfrecciano in controsenso,
se non stai attento, li investi, prendi la colpa
e finisci dentro, la beffa oltre il danno.
Più che alla frutta siamo già all’amaro.
Il costo della vita si fa ogni giorno più caro.
Mentre gli stipendi sono sempre gli stessi,
o siamo masochisti o siamo proprio fessi.
Una cosa è certa, il web ci ha interconnessi,
ma dalla realtà ci siamo proprio disconnessi.