Non passa un attimo

Non passa un attimo,
lavorare così tanto è uno strazio.
Mi sento uno straccio.
Sono stanco morto.
Non c’è mai una pausa.
Se ti fermi, ti fanno causa.

Mi sento soffocare.
Mi viene da imprecare.
Mi viene da inveire.
Mi sento svenire.
Mi sento irascibile.
Mi sento intrattabile.
Mi sale l’astio.
Mi sento stressato.
Mi stanno tutti sul cazzo.

Non ne posso più,
vorrei fuggire a Timbuktu,
o scappare in Messico.
Sto diventando bulimico,
mentre mangio neanche mastico.
Ingoio ogni giorno l’amaro boccone,
aspettando solo l’ora della liberazione.

Se potessi mi darei malato,
direi che d’urgenza mi hanno ricoverato.
Mi inventerei una scusa qualunque,
che mi sono smarrito ovunque,
che mi hanno rapito gli alieni,
che mi hanno mangiato gli aborigeni.

Tutto pur di non tornare in quel posto.
Per non vedere più quelle facce,
per non subire altre giornatacce.
Ad andare avanti così, non sono più disposto.