Depressione

La depressione è una condizione altamente invalidante, non passa istante in cui non pensi al modo di venirne fuori. Ma più ci stai e più sprofondi nella disperazione, e ti crogioli nell’autocommiserazione. Paradossalmente, arrivi al punto di essere felice di essere triste. Ti senti afflitto, abbattuto, combattuto, incapace di reagire, l’unico sollievo sembrerebbe morire. Vorresti solo smettere di soffrire, non ti interessa più guarire. Sei apatico, insensibile, ogni azione, anche la più semplice, ti sembra impossibile. Ogni giorno sembra uguale all’altro. Ogni cosa che combini sembra un disastro. Ti senti angosciato, spaventato, scosso. Il mondo ti crolla addosso. Ti senti nervoso, irritabile, dentro hai un vuoto incolmabile, incomunicabile. La depressione è come un gorgo, un buco nero che ti inghiotte con l’ultimo barlume di speranza che hai dentro, come le sabbie mobili, che quando provi a muoverti, lentamente ti trascinano a fondo. Ma ogni tanto è bene toccare il fondo, per darsi la spinta e poi risalire. Va bene farsi aiutare, farsi rincuorare, ma ricordati che, in fin dei conti, è solo una battaglia mentale, se ne vuoi uscire, l’unico che può farlo sei tu stesso, e nessun altro. La depressione si affronta un giorno dopo l’altro, un passo alla volta, non esiste una istantanea svolta. Non esiste una formula magica, ci vuole solo pratica. L’unico modo per guarire e giungere a un approdo è guardarsi dentro, imparare a conoscersi, capirsi e infine perdonarsi, riappacificandosi col proprio io malato; è un percorso obbligato. Un ultima cosa, quando è ora di andare in immersione, ricordati sempre, prima, di prendere fiato.