La mia ricetta per una prosperosa e duratura convivenza

Essere fatti l’un per l’altra non significa essere identici, ne affettivamente dipendenti, basterebbe perlomeno andare di comune accordo ed essere coerenti: sulle idee di base, sui propri principi, sulle credenze e convinzioni comuni; non può essere solo una questione di aspetto, attrazione fisica e di sesso, per tutto il resto, ognuno deve essere libero di esprimere se stesso, è bello influenzarsi a vicenda, scoprirsi e sperimentare insieme, è bello essere compatibili ma diversi, uniti ma senza catene. 
 
Al di là dei gusti personali e della propria personalità, bisogna essere sempre liberi di esprimere il proprio parere, di fare quello che nel profondo si ritiene più giusto.
 
Ognuno offre quel che ha, a seconda di quanto può dare, l’onestà è quel che conta, quella intellettuale, ci vuole equilibrio e spirito di sacrificio, rispetto reciproco, lealtà e sincerità, la fedeltà ne è soltanto una conseguenza.
 
Tutto questo non vuol dire che non ci saranno alti e bassi, che non ci saranno sbandate né passi falsi, e nemmeno litigate furiose né sfuriate litigiose, ma si risolveranno sempre nel migliore dei modi.
 
Senza spirito di adattamento, curiosità e voglia di cambiamento, si rischia di mangiare sempre la solita minestra riscaldata, la solita insalata, senza neanche uno straccio di condimento. 
 
Un pizzico di complicità, una buona manciata di affiatamento, una parte di passione, due di comprensione e tre di amore, aggiungere una generosa dose di felicità e di solidarietà, cuocere a fuoco basso, e dare una mescolata di tanto in tanto; attenzione: non contiene edulcoranti, coloranti, ne conservanti, niente rancori né violenza, giusto un pizzico di gelosia ma senza apprensione, lasciare freddare e servire in tavola con una generosa spolverata di pazienza, questa è… 
 
La mia ricetta per una prosperosa 
e duratura convivenza