Lettera a un figlio che non esiste

Se avessi un figlio, forse, ciò che di più importante potrei dirgli è questo: ho imparato, a mie spese, delle cose nella vita, leggi questi pochi consigli che possono aiutarti nel tuo cammino, se li ritieni validi seguili, l’importante è che tu sia sempre te stesso… Non dare mai niente per scontato, cerca di porti costantemente delle domande, il dubbio è il tuo più fido alleato, di certezza ce n’è solo una al mondo: la morte. Prova a esaminare ogni questione da tutti i punti di vista, da tutte le angolazioni, e di farti una tua idea, giusta o sbagliata che sia. Ragiona con la tua testa, sii te stesso, cerca di non farti condizionare, non fossilizzarti mai, ma mettiti sempre in discussione, come diceva Siddharta: “Cambiare è imparare, impara a cambiare”; la sofferenza porta al cambiamento. Diffida di chi ti dice di avere tutte le risposte belle pronte, chiunque esso sia, anche il sottoscritto. Cerca di non perdere mai la curiosità, la spensieratezza del fanciullo. Cerca di unire i puntini, di fare più collegamenti che puoi, di trovare i punti di contatto anche e soprattutto tra discipline diverse. Allena mente e corpo costantemente (“mens sana in corpore sano”). Penso sia di fondamentale importanza cercare e perseguire l’equilibrio che è nascosto in ogni “cosa”. Cerca di andare sempre al nocciolo di un problema, di una questione, ma esaminala anche nella sua interezza: la verità ha molte sfaccettature, prospettive, molti punti di vista. Forse sempre, o forse mai, la verità si trova nel mezzo. Il piacere della scoperta, il gusto che si trova nel conoscere qualcosa è unico! Sii avido, solo di conoscenza. Fai le cose gradualmente, mettici anima e corpo, con costanza, metodo e autodisciplina puoi fare qualsiasi cosa, e più di tutto con la forza di volontà; l’immaginazione è l’unico limite, la nostra mente lo è. Fregatene del giudizio del prossimo, in tanti proveranno a demoralizzarti, a farti arrendere, non lasciarglielo fare! Fai quello che ti dice la coscienza, che in fondo al cuore senti più giusto. Ultimo ma non meno importante impara ad ascoltare, il silenzio è prezioso. Ma, in fondo, la vita è la tua, fanne ciò che vuoi, questi sono solamente dei consigli, solo cerca di non sprecarla, io ti vorrò un bene dell’anima comunque sarai, una cosa però falla: fa che ne valga la pena, anzi la gioia. Vorrei dirti tante altre cose, ma non vorrei toglierti il piacere della scoperta, non me lo permetterei mai. Fortunatamente d’imparare non si finisce mai…

Maestri di se stessi, allievi di tutti.